Alberto Garutti

Galbiate, 1948

Ricevi aggiornamenti

new!

Alberto Garutti si laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano e collabora con gallerie nazionali ed internazionali tra cui Paul Maenz di Colonia e Massimo Minini di Brescia. Nel 1990 è presente alla Biennale di Arte Contemporanea di Venezia dove espone opere scaturite dalla serie Orizzonti.
La sua ricerca propone un dialogo tra spettatore e spazio pubblico, realizzando opere perlopiù rivolte ai musei e varie città del mondo. Nel 1998 Alberto Garutti realizza l’opera pubblica "Nati oggi", riproposta in seguito presso lo S.M.A.K. di Gand in Belgio (nel 2000) ed a Instanbul presso la Biennale d’arte Contemporanea (nel 2001). Nello stesso anno l’autore presenta l’opera "Piccolo Museion", un grande cubo (che segue lo spirito del picnic) all’interno del quale compare una stanza chiusa posteriormente da due pareti verdi, in cui lo spettatore è invitato ad entrare in dialogo direttamente attraverso performance.
A partire dal 2003 organizza numerosi progetti tesi alla realizzazione di opere pubbliche (presso Arte all’Arte, Villa Manin a Codroipo ed alla sede Tiscali), uniti alle copiose mostre personali come alla galleria Minini di Brescia, al Magazzino d’Arte Moderna di Roma e presso il Museo Mart a Museum a Herford. Titolare della cattedra di Pittura all’Accademia di Brera dal 1990, attualmente insegna allo IUAV di Venezia.
Attraverso le sue opere pubbliche, l’autore innesca relazioni tra istituzioni pubbliche e tessuto sociale. Nel 2008 è presente alla mostra Italics (Arte italiana fra tradizione e rivoluzione) presso Palazzo Grassi a Venezia, riproposta in seguito al Museum of Contemporary Art di Chicago. Nel 2009 presenta l’opera "Temporali", prima al Maxxi di Roma e poi alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. A seguito di numerose rassegne artistiche, nel 2013 alcune sue opere vengono esposte presso la Biennale di Praga ed è presente nei musei più prestigiosi al mondo come allo Stedelijk Museum voor Actuele Kunst (S.M.A.K.), Gand in Belgio, al Museum of Contemporary Art di Chicago, al Serpentine Gallery di Londra ed, a livello nazionale, presso L’Hangar Bicocca Milano e Palazzo Fortuny di Venezia.