Angelo Del Bon

Milano, 1898 - Desio, 1952

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Angelo Del Bon frequenta l’Accademia di Brera sotto la guida di Antonio Alciati, il quale restituisce una pittura romantica lombarda. Nel 1923 inizia la sua carriera artistica condividendo lo studio con Umberto Lilloni. Nel 1927 insieme a Francesco De Rocchi, Cristoforo De Amicis, Adriano Spilimbergo e con la presenza del critico Edoardo Persico, dà vita alla corrente artistica definita Chiarismo.
Nel 1928 vince il Premio Fondazione Fumagalli e nello stesso anno è presente alla XVI Biennale di Venezia. In questo frangente Angelo Del Bon si stacca dalla tradizionale impostazione statica dell’opera, risolvendo autonomamente la forma direttamente attraverso il colore, rinnovando la tradizione pittorica lombarda come l’opera "Periferia milanese".
Nel 1934, a Milano, ottiene il Premio Principe Umberto. A partire dal 1935 diviene insegnante di Figura presso il liceo artistico di Brera e nel 1941 diviene docente di Figura all’Accademia di Brera. Tra il 1940 e il 1941 frequenta Castiglione delle Stiviere, luogo in cui realizza una serie di paesaggi dai quali si evince una tessitura cromatica più articolata, appunto chiarista. Nel 1941, alla IV Mostra di Bergamo, vince il Premio Bergamo. Nel 1950 partecipa nuovamente alla Biennale di Venezia e l’anno successivo alla IX Triennale, presentando un grande affresco nell’enciclico di Palazzo dell’arte a Milano.