Arnulf Rainer

Baden Bei Wien, 1929

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Arnulf Rainer viene inizialmente influenzato dal Surrealismo e più avanti dall’Espressionismo astratto americano e dall’informale francese. Il suo lavoro è considerato sperimentale dal momento che attraversa la pittura, la fotografia, l’incisione (puntasecca), litografia e serigrafia. Dal 1981 al 1995 è professore di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna.
Le prime fotografie sono principalmente in bianco e nero, sulle quali interviene con la pittura. Il soggetto dei suoi lavori è lui stesso. Dopo poco sperimenta la pittura sovrapposta (Ubermalungen), disegni sovrapposti (Uberzeichnungen) e pitture parzialmente sovrapposte (Zumalungen).
Al termine degli anni Sessanta sviluppa il concetto di linguaggio corporeo attraverso successivi interventi pittorici i quali evidenziano le direzioni del corpo mediante stesure di colori primari. Nel decennio successivo Arnulf Rainer amplia la varietà dei soggetti prendendo in considerazione opere eseguite da altri artisti come, ad esempio, le sculture di Antonio Canova (si ricorda l’esposizione "Canova e Rainer" presso il Museo Correr di Venezia), opere di Van Gogh, Goya e Leonardo da Vinci, le quali seguono tutte interventi pittorici.
Negli anni ottanta apre un ciclo fotografico - pittorico intitolato "Strage di Hiroshima" in cui indaga il rapporto tra la vita e la morte e composto di 72 fotografie scattate dopo il disastro avvenuto nel 1945.
In seguito Arnulf Rainer partecipa a svariate rassegne espositive tra cui la Biennale di Venezia e la Biennale di San Paolo del Brasile.