Arturo Checchi

Fucecchio, 1886 - Perugia, 1971

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Arturo Cecchi mostra fin da subito una forte inclinazione al disegno e per tre anni frequenta l’Accademia di Firenze sotto la guida di Alfonso De Carolis. Terminati gli studi inizia l’attività di pittore, incisore, disegnatore e scultore. Si afferma nel 1914 alla Secessione Romana attraverso l’opera "Coperta rossa", esposta in seguito presso la Galleria d’Arte Moderna di Firenze.
Prende parte alle maggiori esposizioni italiane ed estere tra cui la Biennale d’arte di Venezia, la Quadriennale di Roma, Biennale di Milano e altre rassegne. A livello internazionale presenta il suo elaborato pittorico a Parigi, Varsavia, New York, all’Internazionale di Barcellona e a Lisbona.
Lo stile di Arturo Cecchi presenta un carattere espressionistico. La sua pittura cattura gli stati d’animo della quotidianità, come ad esempio l’opera Scene popolari, Tramonti, Notturni.
Le sue opere si trovano nella Galleria d’Arte Moderna di Firenze, di Roma, di Torino, nel Castello Sforzesco di Milano, al Gabinetto degli Uffizi, presso la Galleria Corsini di Roma, alla Biblioteca di Parigi e presso altre sedi importanti europee.