Enzo Faraoni

Santo Stefano Magra, 1920 - Firenze, 2017

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Enzo Faraoni frequenta l’Istituto d’arte di Porta Romana scegliendo la sezione di arti grafiche, sotto la guida di Chiappellini e Parigi. È dunque Parigi che lo esorta ad andare a vedere la mostra di Viani a Viareggio, rimanendo molto colpito dalla capacità da parte dell’autore viareggino di rappresentare la visione tragica e senza speranza del mondo. A seguito della mostra realizza "Autoritratto" (1938) ed inizia a studiare la grande pittura.
Conosce, inoltre, Ottone Rosai che lo esorta alla ricerca dell’interiorità delle cose, specialmente attraverso i chiari scuri. Nel 1940 alcune opere di Enzo Faraoni vengono scelte per una mostra organizzata da Soffici nella sede fiorentina de La Nazione. Nel 1942 organizza la sua prima personale presso la galleria Il Fiore, recensita da Piero Santi e riscuotendo molto successo. La stessa galleria, nel 1945, organizza un premio di pittura che gli viene assegnato per un dipinto raffigurante una giovane seduta. Da qui l’artista inizia la serie dei ritratti di amici, ballerine, cavalli e svariate nature morte.
La sua ricerca si orienta verso la trascendenza che abita la materia, imprigiona l’inquietudine e l’incertezza dell’esistenza. I quadri di questi anni ne sono un esempio: dai paesaggi ai pagliacci in carrozza fino alla Festa delle rificolone. Nel 1961 Enzo Faraoni vince Il Fiorino di Palazzo Strozzi per la pittura col dipinto Ragazza addormentata, oggi esposto alla Galleria d’arte Moderna di Firenze. Nel 1968 riceve il primo premio per la xilografia alla Biennale di Venezia. Nel 1969 la Galleria Pananti di Firenze presenta una sua mostra antologica e nel 1971 espone presso Palazzo Strozzi.