Fernand Léger

Argentan, 1881 - Gif-sur-Yvette, 1955

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Fernand Lèger si trasferisce a Parigi dopo frequenta la Scuola di Arti Decorative. La sua cifra stilistica subisce l’influsso dapprima impressionista e Fauves, poi del nascente cubismo di Braque e Picasso. La visione cubista di Fernand Lèger produce contrasti che generano ritmi dinamici attraverso il “coordinamento simultaneo” di linee, volumi e colori che si intersecano. In particolare si uniscono arte figurativa e arte astratta, come per l’opera "Il passaggio a livello" (1912).
La sua ricerca pittorica raggiunge la maturazione durante il ciclo dei Contrasti di forme (1913-1914). A seguito della prima guerra mondiale compie un lavoro di “ricostruzione” delle forme che obbedisce a leggi plastiche ed estetiche. In questo frangente la figura umana si costituisce di macchie di colore - forma intersecate (le quali richiamano i Giocatori di carte di Cèzanne): entrano ed escono dalla superficie pittorica, restituendo il contributo tecnologico visto dall’autore come il nuovo simbolo della modernità.
In questa concezione riprende le teorie del futurismo, secondo cui la nuova arte deve sostituire la poetica del soggetto e dell'introspezione decadente con la nuova filosofia dell'oggetto, esaltandone l'energia e il dinamismo.
L'attività artistica di Fernand Lèger non si limita alla pittura ma si estende ad altre attività tra cui scultura, ceramica, arazzi e mosaici. Collabora, inoltre, alla realizzazione di scenografie e costumi teatrali. Nel 1924 produce il film d’avanguardia "Bollet Mècanique". In questo periodo l’autore giunge a una semplificazione formale tesa a cancellare ogni riferimento formale con la realtà esterna, risolvendo pittoricamente gli spazi dei soggetti raffigurati attraverso forti campiture di luce piena.