Flavio Costantini

Roma, 1926 - Rapallo, 2013

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Flavio Costantini nel 1959 compie un viaggio in Spagna dove inizia a realizzare alcune opere su tela rivolte alla tauromachia. A partire dagli anni Settanta, dopo un viaggio in Unione Sovietica, rivolge la sua attenzione alla storia sociale. In questo frangente realizza una serie di opere dedicate agli eventi della storia dell’anarchia traendo spunto dagli attentati avvenuti in Italia, Spagna e Francia durante gli anni Settanta dell’Ottocento. La peculiarità delle opere di queste opere è l’attenzione rivolta dall’autore ai riferimenti bibliografici ed iconografici dell’epoca.
Durante gli anni Ottanta Flavio Costantini dipinge ciò di cui non si può cancellare dalla storia, come l’uccisione dei Romanon o la tragedia del Transatlantico Titanic, tenendo vivi quei tragici momenti. Autodidatta, l’artista non si è mai riconosciuto in nessun movimento artistico europeo.
Sul finire degli anni Ottanta, l’autore si scopre anche illustratore. Tra i principali libri che ha illustrato si ricordano "Il Cavallino di fuoco" di Majakovskij, "Linea d’ombra" di Joseph Conrad e "Ricordi dal sottosuolo" di Fedor Dostoevskij.