Giandante X

Milano, 1899 - 1984

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Giandante X, nome con il quale si fa chiamare Dante Pescò, è un artista milanese che per molti anni è rimasto nell'ombra e quasi dimenticato. La sua storia di vita è affascinante ed è quella di un personaggio solitario, schivo ed a tratti burbero, sempre controcorrente ed in lotta. Figlio di una famiglia dell'alta borghesia milanese proprietaria di un'industria tessile, si scontra con i genitori fin da ragazzo. Per Giandante X un impiego al timone dell'azienda di famiglia non è una vita degna di essere vissuta, così abbandona casa fin dai 16 anni per mettersi in cammino. Giandante X sta proprio a sottolineare questa condizione: Già-Andante, ossia in movimento, con quella X che rappresenta un elemento di mistero ed incertezza.
Brillante negli studi e con una passione estrema per l'arte, si forma all'Accademia di Belle Arti di Bologna per poi conseguire successivamente una laurea in filosofia. Sarà il più giovane docente di architettura di tutta Italia ma, con il suo carattere spigoloso e sempre in lotta, starà lontano negli anni seguenti dal mondo accademico. Mantiene, però, contatti con il mondo culturale milanese ed è apprezzato da alcuni dei maggiori artisti dell'epoca. Di lui si ricorda, secondo alcune fonti autorevoli, che fu per un breve periodo maestro di un giovane Aligi Sassu.
La sua personalità eclettica lo porta ad impegnarsi in diverse forme d'arte, dalla pittura all'architettura. Per quanto riguarda la tecnica ama l'encausto, che utilizza per molte sue opere. Non segue nessun movimento in particolare ed anzi è spesso critico nei confronti delle etichette artistiche. Si scontra tra gli altri, con il futurismo. Si tiene, inoltre, volutamente fuori dal mercato dell'arte. Svende, se non addirittura regala, le sue opere e non avrà nessun collegamento o forma di collaborazione con critici e gallerie d'arte.
La sua personalità solitaria e la fuga dai beni materiali, in primo luogo da quelli della famiglia di origine, lo portano a vestirsi con abiti poveri e spesso di colore nero. Si impegna politicamente, è un convinto anarchico e partecipa alla guerra civile spagnola. Sarà fatto prigioniero e sconterà periodi di detenzione ma questo non basterà a fermarlo. Giandante X sarà partigiano, in lotta contro il regime fascista.
Oggi dopo anni di grande silenzio intorno alla sua figura è stata recuperata la sua memoria. La sua vita e le sue opere sono molto apprezzate. A contribuire alla riscoperta di questo artista il libro "Giandante X" di Roberto Farina edito da Milieu nel 2014.