Giovan Francesco Gonzaga

Milano, 1921 - 2007

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Giovan Francesco Gonzaga è un artista milanese, di origini nobili dal momento che la sua famiglia discende da un ramo cadetto della famiglia Gonzaga di Mantova. Fin da giovane dimostra una grandissima passione per l'arte, dedicandosi al disegno e passando ore al castello Sforzesco copiando i disegni dei grandi del passato, Michelangelo e Leonardo. La famiglia si dimostra fin da subito poco incline alle sue aspirazioni artistiche, desiderando per il figlio una carriera da avvocato. Contro ogni aspettativa Giovan Francesco Gonzaga parte per la campagna di Russia, a soli 20 anni, con la Savoia Cavalleria squadrone "Fantasma" . La guerra sarà un'esperienza decisiva per lo sviluppo dell'artista e lo lascerà segnato nell'animo.
Dopo il ritorno dal conflitto decide di dedicarsi a tempo pieno alla pittura ma lo farà da autodidatta, non studiando mai presso l'Accademia di Belle Arti (in particolare desiderava, senza il favore della famiglia, di frequentare l'Accademia di Brera). Il suo stile e la sua carica artistica vengono presto apprezzati dalla critica. Il soggetto principale delle opere di Gian Francesco Gonzaga sono i cavalli, per i quali nutre un amore vero e viscerale. La passione per i cavalli, presente fin da bambino dal momento che inizia a cavalcare fin dai dieci anni presso la residenza dei nonni, si rafforza enormemente durante la partecipazione in guerra e non lo abbandonerà mai più. La natura è, in generale, un elemento che caratterizza il suo sviluppo artistico tanto da considerare la natura stessa la sua vera fonte di formazione artistica, se pur non ha compiuto un percorso accademico.
Tra gli altri soggetti rappresentati troviamo cavalieri, soldati, paesaggi e nature morte. Si dedica, se pur in modo molto minore, ai soggetti sacri (esempio è la Via Crucis rappresentata nel 1962 presso la Chiesa della Medaglia Miracolosa di Milano). Per quanto riguarda le tecniche sono diverse, risultato della grande produzione artistica che lo caratterizza: pittura ad olio, disegni, acquerelli, tempere ma anche scultura. Sarà, infine, illustratore di alcuni libri tra cui L'Odissea e Libro Cuore.
Nel corso della sua lunga carriera sono numerosi i riconoscimenti e premi tra cui ricordiamo nel 1963 il Premio Marzotto, nel 1972 Le Grolle d'Oro e nel 2001 l'Ambrogino d'oro (massimo riconoscimento da parte dell'amministrazione comune di Milano ai suoi cittadini più illustri). Oggi le sue opere sono presenti in importanti musei in Italia ed all'estero (tra cui Los Angeles e Tel Aviv), oltre che presenti in importanti collezioni private.