Josef Albers

Bottrop, 1888 - New Haven, 1976

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Josef Albers, dopo gli studi artistici, nel 1920 entra come insegnante nel Bauhaus a Weimar. A partire da questo momento mette in discussione la staticità della pittura tradizionale, evidenziando l’instabilità della forma attraverso modelli geometrici astratti combinati ai colori primari. Realizza molti collage di vetro colorato, in cui i colori delle forme si contaminano a vicenda formando vibranti variazioni cromatiche.
A seguito della chiusura forzata del Bauhaus nel 1933, Josef Albers si trasferisce negli Stati Uniti divenendo direttore del Dipartimento d’Arte al Black Mountain College. L’anno seguente organizza la prima personale a New York presso il J.B. Neumann’s New Art Circle. A seguire compie il ciclo pittorico "Omaggio al quadrato", realizzando più di mille versioni. L’autore in questo caso utilizza semplici quadrati i quali vengono sovrapposti esplorando tutte le varianti cromatiche che scaturiscono da essi.
Grande teorico del colore, principalmente insegna come percepire il colore e non come si stende. In seguito collabora, oltre che con artisti internazionale, con diversi autori italiani tra cui Getulio Alviani.