Pietro Consagra

Mazara del Vallo, 1920 - Milano, 2005

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Pietro Consagra frequenta l’Accademia di Belle Arti di Palermo e nel 1944 si trasferisce a Roma aderendo alla corrente dell’astrattismo condividendo le idee del Gruppo Forma 1. Nella capitale lavora nell’atelier di Guttuso e Mazzacurati dove conosce Dorazio, Attardi, Sanfilippo, Perilli ed altri artisti facenti parte del Gruppo Forma 1.
La scultura di Pietro Consagra restituisce il ritmo drammatico della vita moderna. Nel 1948 partecipa a Roma alla rassegna Nazionale delle Arti figurative. Nel 1962 partecipa alla mostra “Sculture nella città” in occasione del V Festival dei Due Mondi di Spoleto. Alla mostra l’autore espone due sculture, "Colloquio col vento" e "Colloquio spoletino".
Partito dalla scultura tridimensionale, nel tempo toglie spessore arrivando alle lamine Sottilissime. Nel 1978 è tra i promotori della salvaguardia dei centri storici che prende il nome “Carta di Matera”, con la conseguente realizzazione degli undici Ferri bifrontali di Matera che vengono posizionati nei rioni Sassi. A seguire realizza per la ricostruzione di Gibellina nel Belice una grande stella alta 24 metri in acciaio inox.
Tra le sue ultime opere si ricorda la scultura di marmo, rivolta a Giano, alta cinque metri situata a Largo Santa Sussanna a Roma. Pietro Consagra, infine, è anche scrittore e critico d’arte.