Tino Vaglieri

Trieste, 1929 - Milano, 2000

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Tino Vaglieri frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera conoscendo Giuseppe Banchieri e Mino Ceretti, con i quali condividerà la stagione artistica denominata “Realismo Esistenziale”. Esordisce negli anni Cinquanta alla mostra presso la galleria Peter di Milano. Subito dopo compie un viaggio in Sicilia, in seguito al quale modifica la tavolozza aggiungendo alle terre l’energia dei rossi siciliani.
Negli anni Sessanta approda all’informale, ottenendo grande consenso dalla critica e dal pubblico, ma non perdendo mai di vista il soggetto "uomo". Nel 1960 è invitato alla Biennale di Venezia, così come nel 1964.
Attorno al 1965, Tino Vaglieri ritorna alla figurazione attraverso cui indaga l’uomo nella città. I temi della periferia, della condizione femminile, dell’operaio e della politica violenta, occupano l’intera produzione degli anni Settanta.
Gli anni Ottanta sono gli anni dei Camminatori, come l’opera "Camminatore al confine della città".