Vasilij Kandinskij

Mosca, 1866 - Neuilly-sur-Seine, 1944

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Vasilij Kandinskij, il famoso padre dell’astrattismo, è nato a Mosca nel 1866. Il pittore russo rientra tra le figure più significative del Novecento, capace di stravolgere completamente le regole dell’arte, portando i quadri ad assumere una forma inedita.
Dopo la prima adolescenza si trasferisce a Monaco, in Germania, dove entra in contatto con le avanguardie artistiche del periodo. Nel 1901 fonda il gruppo “Phalanx”, iniziando a presentare una serie di mostre in Germania, a Mosca e a Parigi.
Otto anni dopo abbandona i Phalanx ed entra a far parte del "Associazione degli artisti di Monaco". Questa fase della sua carriera artistica è ancora interamente dedicata all’espressionismo, che gli permette di giocare con colori e forme.
Il vero punto di svolta arriva nel 1911, quando fonda insieme all'amico pittore Franz Marc, "Der Blaue Raiter" (Il Cavaliere Azzurro). Questo ristretto gruppo ha per lui un potere “curativo”, avvicinandolo al suo vero ideale.
Per un periodo rientra in Russia, dove crea l'Istituto per la Cultura Pittorica e l'Accademia di Scienze Artistiche. Poco dopo, nello specifico nel 1922, viene chiamato da Walter Gropius ad insegnare al Bauhaus di Weimar. L’esperienza lo cambia profondamente, permettendogli di esprimere appieno il proprio potenziale artistico.
Questo periodo - che va dal ‘22 al ’44 - è il più significativo in assoluto per la sua produzione astratta. I quadri di Kandinskij diventano pura astrazione della realtà, dove il colore attiva le sensazioni e le forme geometriche trasmettono l’ideale di ordine e pulizia.