Aldo Borgonzoni

Medicina, 1913 - Bologna, 2004

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Aldo Borgonzoni frequenta la bottega orafa di Andrea Stefani e in seguito l’istituto Industrie Artistiche. Si diploma alla scuola d’arte di Bologna nel 1936. Nello stesso anno esordisce con una mostra presso Palazzo Strozzi di Firenze. In seguito si trasferisce a Norimberga in cui stringe amicizia con artisti di fama come: Guido Bugli, Norma Mascellani e Carlo Cuppini.
La pittura di Aldo Borgonzoni riflette completamente l’impegno politico e sociale nei confronti della libertà e di qualsivoglia sopruso che potesse ledere la dignità dell’uomo. Nel 1942, assieme a Guttuso, Cassinari, Morlotti e Santomaso, partecipa al Premio Bergamo. In questi anni dipinge un ciclo di opere sugli orrori della guerra.
Tra il 1945 e il 1947 fonda a Bologna il Gruppo di Cronache assieme a Pompilio Mandelli, Carlo Corsi, Luciano Minguzzi e Ilario Rossi. Si trasferisce a Parigi orientandosi verso il Neocubismo. Nel 1950 torna a Bologna volgendo la pittura ancor più all’impegno sociale, dipingendo un affresco presso la casa del popolo Antonio Gramsci di Vignola (opera successivamente andata distrutta). Nel 1958, conosce il collezionista Mario Rimoldi il quale lo introduce in un ambiente in cui dipinge con Massimo Campigli, De Pisis, Zoran Mušič e Mario Sironi. Nel 1961, la Grabowski Gallery di Londra, gli organizza una mostra. Nel 1968 realizza mostre antologiche alle gallerie Hlavniho Mesta di Praga e al Museo di Bratislava, organizzando contemporaneamente dibattiti sull’arte tenutesi nel pieno clima della Primavera di Praga. Nel 1984 dona al Museo d’arte Moderna di Senigallia sessanta disegni della precedente produzione. Nel 1989, presso la Casa del Mantegna, viene allestita una sua mostra antologica.
Le opere di Aldo Borgonzoni, pregne di realismo, raccontano la società della seconda metà del Novecento e si trovano oggi presso il Museo Mambo di Bologna, il Museo civico di Montecarrotto ad Ancona, e presso la Pinacoteca Aldo Borgonzoni di Medicina a al Magì a Pieve di Cento.