Aldo Gentilini

Genova, 1912 - Volpeglino, 1982

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Aldo Gentilini è stato pittore e sculture autodidatta. Si ritira tre anni in un monastero a Pietrasanta sotto la guida di don Luigi Orione. Ammiratore di Francesco d’Assisi pratica l’ascetismo. La sua cifra stilistica restituisce sfumature d’animi, sensazioni, le quali si costituiscono di segni filiformi (caratterizzati da una forza istintiva di primo acchito disordinata e confusa) che variano nella lunghezza. Segni che interagiscono con forme di colori primari che ricordano le sagome di Dubuffet o le articolate e surreali composizioni di Mirò.
Durante un lungo soggiorno a Courmayeur, luogo in cui i genitori possedevano un albergo, Aldo Gentilini realizza i Totem: creazioni di legno le quali riecheggiano qualcosa di primitivo. I suoi dipinti, invece, si caratterizzano per cromatismi accesi e stridenti che costituiscono composizioni pseudo - cubiste.
Negli anni Settanta la sua fama varca i confini regionali. Aldo Gentilini ha esposto in numerose mostre collettive e personali in Italia: presso la Galleria S. Matteo di Genova (1953), al Palazzo Venezia di Roma (1959), al Museo S. Fedele di Milano (1958 – 1967), al Museo della scienza a Milano (1975) e nel 1976 a Lugano.