Ernesto Tatafiore

Marigliano, 1943

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Ernesto Tatafiore si specializza in psichiatria, praticando contemporaneamente la professione di medico e quella dell’artista. Nel 1961 organizza la sua prima personale alla Modern Art Agency di Napoli esponendo sagome di carta di pantaloni, sedie e camicie, per passare in seguito alla realizzazione di grandi installazioni.
L’interesse di Ernesto Tatafiore verso la filosofia lo porta a creare un vocabolario segnico mediante un disegno netto costituito da campiture omogenee, ritenuto da Achille Bonito Oliva “neoilluministico”, e teso ad indagare il legame etico che unisce l’arte alla storia.
Tra i soggetti di Ernesto Tatafiore la donna ha rappresentato una componente importante. Questo perchè la figura femminile assume nelle sue opere diversi ruoli, diventando personificazione della religione, della virtù e della storia. Durante gli anni Ottanta sviluppa le prime opere sulla Rivoluzione francese e i suoi miti come: Robespierre, Marat, la Dea Ragione, la Ghigliottina, Maria Antonietta.