Gianni Asdrubali

Tuscania, 1955

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Gianni Asdrubali a partire dal 1979 porta avanti una ricerca attorno all’idea di “vuoto” che si sviluppa sullo spazio bidimensionale della tela. In contrapposizione ai movimenti artistici post-moderni, l’autore nel 1984 si avvicina al movimento dell’Astrazione Povera. Nel 1985 compie la sua prima personale presso la galleria La Salita di Roma ed alla galleria Astra di Milano.
Da questo momento Gianni Asdrubali viene invitato a molte rassegne nazionali, tra cui la Quadriennale di Roma, ed internazionali. Nel 1988 è presente alla Biennale di Venezia presentando l’opera "Eroica verde", dipinto che segna l’uscita dal movimento dell’Astrazione Povera. Nel 1992 realizza l’opera "Tromboloide" attraverso la quale riesce a definire uno spazio più compatto e atomico mediante una campitura di fondo nero sopra la quale si innesta un reticolo bianco.
Sul finire degli anni Novanta si accosta alla ceramica, presentando nel 2014 una serie di opere alla Biennale d’Arte di Ceramica a Frascati. Grazie alla ceramica Gianni Asdrubali realizza installazioni volte a dialogare con lo spazio espositivo.
Il Museo Bilotti, nel 2018, gli dedica una grande mostra presentando le opere più significative di tutto il suo lavoro.