Guido Peyron

Firenze, 1898 - 1960

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Guido Peyron, dopo aver frequentato l’istituto tecnico, partecipa volontario alla Prima guerra mondiale. Ammiratore sin da giovane di Amedeo Modigliani, conosce la sua pittura a Parigi e ne riprenderà le deformazioni delle raffigurazioni artistiche. Proprio nella capitale francese ebbe modo di frequentare le avanguardie artistiche all'inizio degli Trenta, esperienza che caratterizzerà la sua evoluzione artistica. E' stato, inoltre, un frequentatore attivo degli ambienti culturali fiorentini entrando in contatto con intellettuali ed artisti del suo tempo.
Nel 1926 espone alla Biennale di Venezia ed, in seguito, alle Quadriennali romane. Nel 1932 espone a Firenze con Soffici, De Chirico, Rosai e Sironi. Dal 1942 diviene titolare della cattedra di Figura disegnata al Liceo Artistico di Firenze.
Inizialmente la pittura di Guido Peyron passa dal paesaggio alle nature morte. In particolare sono rappresentati oggetti dai tratti metafisici, immersi in un'atmosfera di malinconia. Per quanto riguarda i personaggi e le figure nei suoi dipinti, invece, è sempre presente un'ironia velata che è ricca di un'emozione sognante.