Italo Valenti

Milano, 1912 - Ascona, 1995

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Italo Valenti a sette anni si trasferisce a Vicenza, dove frequenta la scuola di Arti e Mestieri e comincia a lavorare presso un orefice. A seguito della sua prima personale tenutasi a Valdagno, decide di iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Brera sotto la guida di Aldo Carpi.
Italo Valenti, attratto dalla pittura francese, compie diversi viaggi a Parigi ed in Belgio alla scoperta della pittura impressionista e post-impressionista. Nel 1937 entra a far parte del movimento “Corrente”. Da questo momento la sua cifra stilistica si orienta verso figure stilizzate che precedono l'evoluzione verso forme astratte. Si parla, con riferimento a questo periodo dell'artista, di "primitivismo fantastico", caratterizzato da temi onirici.
Dopo una breve esperienza come insegnante presso la Scuola libera del nudo, nel 1952 si trasferisce a Locarno. In Svizzera ha modo di conoscere diversi autori come Jean Arp, Ben Nicholson, Remo Rossi e Julius Bissier. Da questo momento la sua ricerca artistica lo conduce all'adtrazione completa. Emergono figure geometriche (triangoli, rettangoli e linee verticali) creando un collage-astratto con simboli ombrosi dotati di una propria forza cromatica e strutturale.
Da ricordare il ciclo pittorico delle Locomotive che realizza intorno agli anni Cinquanta.