Paul Delvaux

Antheit, 1897 - Furnes, 1994

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Paul Delvaux da giovane studia musica, latino e greco, discipline che influenzano le opere giovanili in cui i temi sono principalmente scene mitologiche. In seguito frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bruxelles. Nel 1925 tiene la sua prima personale presentando paesaggi idilliaci mediante un naturalismo primitivista che si riaggancia all’Impressionismo ed all’Espressionismo tedesco. Conosce le opere di De Chirico, passaggio che muta radicalmente la sua pittura che passa dal primitivismo a un rinnovato classicismo il quale restituisce il mistero dell’epoca moderna. In questo frangente l’autore combina la classicità di De Chirico con il surrealismo di Magritte e la cifra di Paul Delvaux restituisce figure femminili arcane, quasi ipnotizzate e cariche di latente erotismo. Visi enigmatici di donne sedute coi seni nudi sembrano delle statue ospitate da sfondi classici.
A partire 1950 il suo stile si appiattisce restituendo una prospettiva distorta e forzata. In seguito l’autore realizza diversi murali come al Palazzo dei Congressi a Bruxelles ed al Casinò di Ostenda. Nel 1956 diviene direttore dell’Accademia di Belle Arti del Belgio a Bruxelles.