Fernandez Arman

Nizza, 1928 - New York, 2005

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Fernandez Arman studia presso l’Ecole des Arts Dècoratifs di Nizza, dove conosce Yves Klein con il quale farà numerosi viaggi in Europa. Si trasferisce a Parigi e studia presso l’Ecole du Louvre. L’artista, a partire da questo momento usa la tela come supporto su cui inserisce strumenti musicali infranti. Nel 1954 esegue i primi Cachets usando tamponi inchiostratori da ufficio.
Dopo due anni Fernandez Arman esordisce con una personale alla Galerie du Haut Pavè di Parigi. Dal 1958 l’artista francese comincia a lavorare agli Allures d’Objets realizzati con oggetti che vengono colorati mediante pittura a olio, lasciando la loro impronta sulla carta. La sua ricerca artistica continua incontrastata fino a lavorare alle Accumulations (1959) di oggetti comuni già usati, passando in seguito alle Poubelles dove utilizza rifiuti e scarti di ogni genere accumulati in recipienti trasparenti.
A seguito delle svariate scoperte stilistiche entra nel gruppo del Nouveau Rèalisme, fondato dal critico Pierre Restany. Espone per la prima volta in Italia presso la galleria Apollinaire di Milano. Nel 1961 l'artista approda negli Stati Uniti dove espone alla Cordier Warren Gallery presentanto i Colères, oggetti danneggiati o completamente rotti, ed i Coupes, oggetti tagliati. Nel corso dell'esperienza americana partecipa a The Art of Assemblage al MOMA di New York.
Nel 1963 compaiono le prime combustioni, contagiando diversi artisti come Bernard Aubertin. Nelle combustioni l’autore prende in considerazione principalmente i violini che vengono annegati in una fusione di plexiglas formando, una volta levigati, dei parallelepipedi.
Nel periodo successivo Fernandez Arman inizia a realizzare le inclusioni di tubetti di vernice che vengono schiacciati nel poliestere. Nel 1968 partecipa alla Biennale di Venezia e Documenta, ottenendo una cattedra alla California University di Los Angeles.
Nel decennio successivo Fernandez Arman prende in considerazione l’uso del cemento, immergendo gli oggetti più disparati che l’autore nomina Beton. Negli anni Ottanta realizza i Woll Pieces: grandi sculture murali costituite da attrezzi e utensili da cucina che presenta alla galleria Ok Harris di New York.
Nel 1990 lavora alla serie di sculture intitolata Atlantis e l’anno successivo partecipa alla prima Biennale di Lione introducendo la tematica delle biciclette.
Dopo numerose rassegne espositive internazionali, le sue opere sono visibili presso i Musei più importanti al mondo.