Luigi Mainolfi

Rotondi, 1948

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L’artista italiano Luigi Mainolfi è nato a Rotondi nel 1948. Viene considerato come uno scultore-performer, un’artista con l’abilità di trasmettere “stupore”.
Le sue prime esposizioni dimostrano chiaramente il suo valore, la sua capacità di trasformare la materia. Alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Bologna, nel 1977, presenta una serie di calchi del proprio corpo che lascia consumare nell’acqua (Cavriago), e addirittura precipitare al suolo (La performance).
Negli anni ’80, lavora a delle grandi opere in terracotta, su cui vengono rappresentati paesaggi di ispirazione fiabesca. Ne è un esempio Nascita di Orco ed Elefantessa del 1980, che gli vale un discreto successo.
Nel 1981 partecipa alla Biennale di San Paolo del Brasile. Lo stesso anno, partecipa alla XL Biennale di Venezia con l’opera Alle forche Caudine. Nel 1987 vince il Superior Prixe al 5th Henry Moore G.P. in Giappone con il bronzo Città Gigante.
Negli anni ’90 Luigi Mainolfi si dedica alla ricerca della perfetta rappresentazione del corpo e della pelle, realizzando opere come Tamburo del Sole (1995-97), Gabbie (1997) e Vestiti e Colonne di Maggio (1999).
I primi anni del 2000 lo portano alla realizzazione di grandi opere come “Ballerine”, una scultura in marmo esposta all’interno del Parco Padula a Carrara. Nel 2007 presenta il Sole alluminio al museo di Ravensburg, (Germania). Nello stesso anno, vince il Premio Michelangelo per la scultura.
Qualche anno più tardi installa al Museo Madre di Napoli la sua famosa opera Senza titolo (Esploso), apprezzata da tutti i visitatori e dalla critica.