Realismo Magico: Artisti e Quotazioni

Il realismo magico è un movimento artistico che si è sviluppato dalla metà degli anni ‘20 in Europa ma che si diffuse, negli anni successivi, anche nel resto del mondo sotto diverse forme di espressione artistica.

Questo nome fu coniato da Franz Roh, un critico, fotografo e appassionato d’arte tedesco, nel 1925, che lo usò inizialmente per riferirsi ad una particolare e curiosa versione del realismo post-impressionista pittorico che si sviluppò in Germania dopo la Prima Guerra Mondiale. Successivamente questo movimento si liberò del solo legame con l’arte pittorica per arrivare ad influenzare profondamente la letteratura mondiale, in particolare quella Sudamericana diede origine al noto filone del realismo magico (o fantastico) latinoamericano.

Origini e diffusione del realismo magico

Il realismo magico si diffuse in due diverse fasi. Come è stato già accennato, durante gli anni ‘20 con questa espressione si era soliti riferirsi all’arte pittorica che si sviluppò in Europa dopo la Grande Guerra. Il conflitto, a causa delle tragedie e della grande violenza che si portò dietro, aveva profondamente influito la mentalità della popolazione che sentiva il bisogno di evadere da tutto quel “male” facendo spazio, nella propria quotidianità, ad elementi “magici”. Fu solo in un un secondo momento, per la precisione intorno agli anni ’60 ed in particolar modo in America Latina, che i tratti distintivi di questa corrente post-espressionista influenzarono anche la letteratura e furono di ispirazione per diversi autori che decisero di dare un’impronta incantata alle proprie opere.

Pur avendo una radice comune e nonostante la definizione che si utilizza per identificarli sia uguale, il realismo magico in pittura e in letteratura presentano tra loro grandi differenze da diversi punti di vista, a partire dall’area geografica in cui si svilupparono maggiormente.

Il realismo magico in letteratura: caratteristiche e maggiori esponenti

Dal punto di vista letterario, il realismo magico, come si può immaginare anche solo dall’analisi del significato delle singole parole che compongono l’espressione, è un modo di scrivere che unisce in contemporanea elementi surrealisti, soggetti magici ed una rappresentazione estremamente fedele del mondo che ci circonda. L’obiettivo degli autori è infatti, al contempo, quello di dare al lettore una visione attenta e precisa della realtà, cosa che li porta spesso a descrivere dettagli, anche irrilevanti, in modo profondamente particolareggiato, ma anche a generare successivamente, attraverso l’inserimento di elementi magici e di fantasia, un effetto di sconvolgimento della percezione della realtà, essendo, anche questi elementi, raccontati in modo talmente realistico e convincente da sembrare veri.

Il romanzo “Cent’anni di solitudine”, scritto dal colombiano Gabriel Garcia Marquez nel 1967, viene considerato l’opera prima del realismo magico letterario insieme ai racconti dello scrittore argentino Jorge Luis Borges e quelli dell’italiano Dino Buzzati. Viene invece considerato un precursore del realismo magico il poliedrico artista tedesco E.T.A. Hoffmann.

Il realismo magico in pittura: caratteristiche e maggiori esponenti stranieri

Come anticipato, in origine il termine realismo magico fu coniato per riferirsi ad una tipologia di pittura. Questa era caratterizzata da una minuziosa ed attenta rappresentazione dei dettagli nelle tele dei pittori che appartenevano al movimento artistico tedesco della Nuova oggettività (Neue Sachlichkeit) e che si ispiravano alle correnti italiane che si svilupparono negli anni ‘20, come, ad esempio, la Pittura metafisica di Giorgio de Chirico.

Nel periodo successivo questo termine è stato utilizzato per definire ed indicare quei tipi di pittura in cui gli oggetti sono raffigurati con estrema precisione e nitidezza, ma che, con l'aggiunta di elementi immaginari o fantastici, danno alla rappresentazione un effetto di mistero e irrealtà.

In Europa settentrionale e negli Stati Uniti il realismo magico si espresse con dipinti dai toni più drammatici e tra gli artisti più noti ricordiamo: Georg Schrimpf, Alexander Kanoldt, Franz Radziwill, Carl Grossberg e Christian Schad in Europa; Ivan Albright, Paul Cadmus e George Tooker negli USA. Degna di nota è la pittrice messicana Frida Kahlo, che durante la sua vita artistica fu influenzata anche dal realismo magico.

Le caratteristiche e gli interpreti del movimento in Italia

In Italia lo sviluppo del realismo magico è dovuto a Massimo Bontempelli, un artista dai numerosi interessi e grande amico dei fratelli de Chirico, ed i suoi maggiori esponenti furono i pittori Cagnaccio di San Pietro, Antonio Donghi e l’artista Felice Casorati. Il movimento rifiutò le avanguardie storiche per rifarsi, nella rappresentazione delle figure, alla tradizione classica rinascimentale italiana, tipica dell’arte del ‘300 e del ‘400.

Le caratteristiche fondamentali dei dipinti erano diverse, in particolare sottolineiamo: una rappresentazione della realtà curata nei minimi particolari ed uno scenario immobile, che fa sembrare tutto sospeso nel tempo e suscita, nella maggior parte dei casi, un effetto di inquietudine nell’osservatore.

Ardengo Soffici

88 Prezzo medio: €21.734
Scheda

Massimo Campigli

92 Prezzo medio: €64.475
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Mario Sironi

93 Prezzo medio: €13.434
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Arturo Tosi

65 Prezzo medio: €6.015
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Felice Casorati

83 Prezzo medio: €37.097
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Achille Funi

62 Prezzo medio: €4.094
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Cagnaccio Di San Pietro

78 Prezzo medio: €20.541
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Marino Marini

95 Prezzo medio: €31.989
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Antonio Donghi

80 Prezzo medio: €21.646
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Arturo Martini

79 Prezzo medio: €20.141
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Carlo Carrà

91 Prezzo medio: €38.372
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